Elena, la madre dell'imperatore Costantino, fu probabilmente la prima archeologa della storia e la prima collezionista di reliquie sacre.
I romani collezionavano spesso oggetti e bottini provenienti da popoli sconfitti o assoggettati.
Petrarca collezionava monete.
Gli esempi potrebbero essere infiniti...
Raccogliere oggetti “storici” (che poi, volendo, ogni oggetto può essere definito storico, essendo appunto parte della storia) è una sorta di vocazione. Innanzitutto dettata dalla passione per la storia e per le vicende umane, e chi colleziona diventa di fatto custode di parte della storia stessa. Non a caso molti musei oggi espongono oggetti che provengono da grosse collezioni del passato.
Nella fattispecie, il raccogliere tutto ciò che è inerente la vita di militari e civili durante il nazismo e le sue persecuzioni, svolge la duplice funzione di preservare oggetti testimoni di quel periodo ed insieme di trasformarli in monito per il futuro.
E’ vero che in età moderna e contemporanea gli stati hanno prodotto una enorme quantità di documenti che ci permettono di ricostruire praticamente ogni fatto, i documenti quindi ci raccontano la storia, ma è anche vero che attraverso di essi la storia non la “vediamo”, è una storia “asettica”, che non entra nella realtà, che non si “sporca le mani” nel fango della quotidianità del vissuto.
Un conto ad esempio è avere la cronaca della battaglia di Teutoburgo e un conto è vedere le armi, le maschere, i proiettili con cui i soldati hanno combattuto.
Per provare a capire si potrebbe ad esempio immaginare di andare in un museo e trovarsi davanti solo fogli di carta da leggere e nessun oggetto. Sarebbe assolutamente triste e non ci permetterebbe di capire a fondo tante, troppe cose.
Gli oggetti che noi abbiamo, dai fossili della preistoria fino alle uniformi di Napoleone sono testimonianze della storia. La storia si è scritta anche grazie a questi oggetti.
Ecco allora che raccogliere i “pezzi” di storia ha davvero un grande valore.
E va sottolineato che nel corso del tempo sono stati proprio i collezionisti privati a salvaguardare moltissimi oggetti estremamente importanti e che è tuttora così; in Italia (ed anche in Europa e negli Stati Uniti) ad esempio molti dei piccoli/medi musei relativi alla Seconda Guerra Mondiale sono di privati, che hanno speso anche grandi cifre per preservare la Storia.